venerdì 25 aprile 2025

Grandine e silenzio: quando il giardino si spegne

Ogni primavera c'è quel momento speciale, quello che dà un senso ai mesi freddi appena passati. È il momento in cui il mio giardino sembra esplodere di vita: il glicine si arrampica sul gazebo come un fiume viola intenso, gli iris si spalancano eleganti verso il cielo e le rose competono tra loro in una gara di bellezza e colori. È il segnale che il peggio è passato, che finalmente la natura ha ritrovato il suo ritmo. E io, ogni anno, lo aspetto con pazienza e trepidazione.

Quest'anno, però, tutto è stato diverso. È bastato un istante per cancellare settimane di cura, di attese, di piccoli gesti quotidiani che avevano reso il mio giardino pronto a dare il meglio di sé. La grandine è arrivata improvvisa, senza preavviso, come spesso accade qui vicino al confine. Non è stato un semplice temporale, è stato un bombardamento di chicchi gelati, non grandi ma tantissimi, caduti con una violenza implacabile. Tanto che la strada appariva come dopo una nevicata.

Quando ho aperto la porta per guardare fuori, il giardino, mi sono sentita smarrita: i fiori del glicine erano lì, tutti al suolo, come se i rami fossero stat travolti da qualcosa di troppo pesante da sopportare. Le rose sembravano sfiorite in un istante, i loro boccioli aperti prematuramente, macchiati e spezzati. Gli iris, piegati e sfiniti, apparivano come figure in lutto per qualcosa di prezioso che avevano perso. Per non parlare delle tenere foglie delle hosta. Tutte spezzate.

Eppure, il danno maggiore non è stato solo estetico. Mi ha colpito l'idea di tempo e dedizione cancellati così velocemente, la fragilità di qualcosa che avevo visto crescere e sbocciare giorno dopo giorno, e la consapevolezza di quanto fossi profondamente legata a questo piccolo angolo di mondo. Un giardino non è soltanto bellezza, è anche cura, pazienza e un dialogo silenzioso che si costruisce lentamente, nel tempo.

Domenica ho in programma un pranzo con amici sotto al gazebo. Immaginavo un'atmosfera perfetta: i colori, il profumo dei fiori appena sbocciati, la tavola imbandita immersa in una cornice naturale che avevo pensato con amore. Oggi, invece, il cielo grigio e le piante rovinate rendono tutto quasi surreale, come il set di un film triste, fermato su un fotogramma sbagliato.

Ieri a Gorizia, a pochi chilometri da qui, i social erano pieni di foto di un doppio arcobaleno splendido, colto al volo da chi si era trovato nel punto giusto al momento giusto. Un contrasto crudele: loro con l'arcobaleno, noi con l'inferno di ghiaccio. È strano quanto la natura possa mostrarsi così diversa in luoghi così vicini.

Ora sento soltanto silenzio, rotto appena dal gracchiare della rana nel laghetto. Un po' di rabbia, inutile negarlo, ma soprattutto la consapevolezza che tutto questo passerà. Sarà necessario pulire, potare, attendere ancora una volta. Non sarà facile, ma la natura sa sempre come sorprendere. Forse già domenica, quando gli amici saranno qui, riusciremo a ridere, brindare, raccontare. Magari non sotto il glicine fiorito, ma ugualmente insieme, a celebrare la resilienza silenziosa che ci lega ai luoghi e alle persone che amiamo.

domenica 6 aprile 2025

Simon's Cat: Un Fenomeno di Tenerezza e Comicità

Ci si può innamorare di un cartoon a 70 anni e più? Ebbene si! Se si è amanti dei gatti, non si può non conoscere e amare Simon's Cat. Creata dal disegnatore Simon Tofield, questa serie animata è diventata un vero e proprio fenomeno globale, portando in scena con una semplicità disarmante la vita quotidiana di un gatto e il suo rapporto comico (e a volte frustrante!) con il suo padrone.

Conosciuto per la sua grafica minimalista e l'umorismo irresistibile, Simon’s Cat è un'ode alla curiosità e alla tenacia dei gatti. Ogni episodio, di circa un minuto, racconta le peripezie del gatto protagonista, che tenta di ottenere l'attenzione del suo padrone in modi sempre più buffi, distruttivi o esilaranti. Non mancano mai i colpi di scena, dai tentativi disperati di ottenere cibo al coinvolgimento in situazioni che creano disastri in casa.

Uno degli aspetti più affascinanti di Simon's Cat è che non ci sono dialoghi, ma l'umorismo è tutto nei gesti, nelle espressioni e nelle situazioni. In questo modo, Simon riesce a far ridere tutti, indipendentemente dalla lingua parlata, grazie all'universalità delle sue gag. Chi possiede un gatto può facilmente riconoscere nei suoi comportamenti qualcosa di familiare, dalle richieste insistenti per il cibo alla capacità di ignorare quando serve una mano.

Ma Simon's Cat non è solo un divertente sfogo sulla vita con un gatto. È anche un viaggio nelle sfumature della convivenza tra uomo e animale, con tutte le piccole incomprensioni e i gesti affettuosi che uniscono le due specie. La serie riesce ad esplorare, in modo divertente e mai banale, l'indole misteriosa e a volte egoista dei gatti, pur mantenendo sempre un filo di tenerezza.

Quello che distingue davvero Simon's Cat è la capacità di suscitare emozioni in pochi secondi. Chi ha mai cercato di fare qualcosa di serio mentre il proprio gatto decide di “aiutare” a modo suo, può sicuramente relazionarsi con le situazioni comiche che il protagonista si trova ad affrontare. In fondo, Simon’s Cat è un'espressione dell'irresistibile fascino dei gatti, che riescono sempre a rubare la scena, anche nei momenti più improbabili.

In ogni episodio, l'umorismo nasce dalla quotidianità della vita con un gatto, un animale che, pur essendo tenero e affettuoso, può essere altrettanto infuriato e distruttivo. Ogni situazione rappresenta una sfida divertente per il padrone, ma alla fine, il gatto riesce sempre a rubare la scena, anche nei momenti più improbabili.

Il gatto di Simon ha una vera e propria ossessione per il cibo, che rappresenta uno degli aspetti più comici e ricorrenti della serie. In ogni episodio, il protagonista cerca in ogni modo possibile di ottenere qualcosa da mangiare, e non importa se Simon stia cercando di lavorare, fare una telefonata o semplicemente godersi un momento di tranquillità: il gatto troverà sempre il modo di ricordargli che è affamato.

La sua richiesta di cibo non è mai sottile o discreta: si trasforma in una serie di azioni sempre più esagerate. Può cominciare con uno sguardo fisso, proseguire con miagolii insistenti, e arrivare a scorribande in cucina o a tentativi di rubare il cibo direttamente dal piatto di Simon. Non si ferma nemmeno davanti agli oggetti rovesciati o ai disastri che provoca per attirare l'attenzione, sempre convinto che Simon non possa ignorare le sue esigenze alimentari.

Il comportamento del gatto in cerca di cibo è un'interpretazione esilarante di una caratteristica ben nota nei gatti: il loro amore per il cibo, che non conosce freni o scrupoli. Ma, nonostante i disastri, alla fine, la sua capacità di ottenere cibo in qualche modo è sempre premiata, facendo sorridere chiunque abbia mai avuto un gatto che sa come essere persistente quando vuole qualcosa.

martedì 1 aprile 2025

Benessere di famiglia: due fratelli, una sola arte dell’ospitalità

C’è un filo invisibile che unisce i luoghi e le persone, un senso di accoglienza che si riconosce subito, anche a distanza di anni e in strutture diverse. Così è stato per me ad Abano, all’Harry's Garden, dove ho soggiornato lo scorso fine settimana, e dove ho scoperto con sorpresa che il proprietario, Roberto Guariente, è il fratello del gestore dell’Hotel Sollievo di Montegrotto Terme, dove avevo trascorso tanti soggiorni piacevoli prima del Covid.

L’Hotel Sollievo oggi è chiuso per ristrutturazione, ma ne conservo ricordi splendidi: l’atmosfera tranquilla, l’efficienza silenziosa e soprattutto quella premura genuina che ti fa sentire a casa, anche lontano da casa. All’Harry's Garden ho ritrovato tutto questo.

L'Harry's Garden ha delle sorprese tutte sue: nel vastissimo giardino, simpatici coniglietti bianchi brucano indisturbati l’erba, regalando un tocco di serenità e magia alla giornata. Le due piscine termali, una interna ed una esterna collegate fra loro, offrono giochi d’acqua rilassanti, cascate cervicali, lettini idromassaggio e una Spa rinnovata recentemente, perfetta per rigenerarsi completamente. E' vero: quasi tutti gli alberghi di Abano e Montegrotto offrono queste opportunità e non tutti i gusti sono uguali ma dopo aver soggiornato in diverse strutture la mia scelta sarà d'ora innanzi questa.

A tavola, oltre al ricco buffet di insalate e verdure fresche che soddisfa anche i palati più esigenti, si può scegliere ogni giorno tra tre varianti di primi e secondi piatti: una proposta a base di carne, una di pesce e un'opzione vegetariana, per garantire varietà e gusto a tutti.

Per il dessert, c’è sempre frutta fresca e le deliziose mele cotte al forno, che io personalmente adoro. E per chi invece non sa rinunciare a un buon gelato, basta chiedere: l’efficientissimo personale, sempre sorridente, sembra davvero volare tra i tavoli per esaudire ogni desiderio.

Peraltro, chi come me sente qualche acciacco farsi sentire, può trovare anche nell’Harris Garden una risorsa preziosa: il ciclo completo di 12 fanghi termali, fruibile anche con le agevolazioni previste dal Servizio Sanitario Nazionale. Inoltre, è possibile suddividere il ciclo su due mesi, una soluzione ideale per chi trova impegnativo affrontare due settimane consecutive di trattamenti termali, che — si sa — possono anche affaticare, soprattutto se ci si prende davvero cura di sé. Un'opportunità da non perdere per prevenire e curare piccoli disturbi articolari, combinando salute e piacere.

Non dimentichiamo poi che le Terme Euganee stanno vivendo un periodo di rinnovata vitalità dopo anni difficili, segnati prima dalla crisi economica e poi dalla lunga pausa imposta dalla pandemia. Oggi si respira un’energia nuova: molte strutture sono state rinnovate, i servizi si sono arricchiti e l’accoglienza ha saputo mantenere quel calore che da sempre contraddistingue la zona. Non a caso, sono tornate ad essere una delle mete preferite dai turisti austriaci e tedeschi, affezionatissimi frequentatori di questi luoghi, attratti non solo dai benefici delle acque termali, ma anche dalla bellezza dei paesaggi, dalla buona cucina e dall’arte del prendersi cura dell’ospite tipica di queste terre.

E che dire dei dintorni? I Colli Euganei offrono escursioni e passeggiate affascinanti, tra natura rigogliosa, piccoli borghi e tesori d’arte nascosti. Imperdibile una visita al borgo medievale di Arquà Petrarca, uno dei "Borghi più belli d’Italia", dove sembra quasi di incontrare lo spirito del poeta tra le stradine pittoresche, le case in pietra e gli scorci romantici.

Non lontano da lì, merita sicuramente una tappa il suggestivo giardino monumentale di Valsanzibio, un esempio straordinario di giardino barocco seicentesco, con giochi d’acqua, statue, labirinti di siepi e atmosfere che sembrano uscite da un sogno. Una vera oasi di bellezza e silenzio.

E poi c’è il castello del Catajo, a Battaglia Terme: una dimora storica grandiosa, ricca di affreschi e circondata da un parco romantico. Un luogo dove storia e paesaggio si fondono regalando emozioni uniche, perfetto per un tuffo nella magnificenza della nobiltà veneta.

Insomma, se cercate un luogo dove sentirvi bene, accolti e "coccolati", ora sapete dove trovarmi: magari vicino alla piscina, osservando con affetto un simpatico coniglietto che bruca l’erba... perché il benessere non va mai in pensione!

Polizieschi all’italiana: Donne, misteri e città che parlano

Confesso: su Camilleri ero un po’ prevenuta. Quando uno scrittore viene acclamato da tutti, io tendo a prenderlo con le pinze. Troppo succes...