domenica 26 maggio 2019

In ricordo di Vittorio Zucconi


Ci sono autori, giornalisti e filosofi, che mi hanno accompagnata nella crescita culturale, sociale e morale, attraverso la lettura dei loro scritti pubblicati su quotidiani e periodici. Luca Goldoni, che lo scorso anno ha compiuto 90 anni; Umberto Eco il quale, a prescindere da saggi e narrativa, deliziava i suoi lettori attraverso la rubrica settimanale dell’Espresso “La bustina di Minerva” e Vittorio Zucconi, ospite per tanti anni sul magazine “D la repubblica delle donne”, con una pagina che ogni volta andavo a leggere prima di tutto il resto. Da acuto osservatore dell’America e della società in genere che si trasforma, Vittorio Zucconi, è stato per me la sintesi di ciò che sentivo e che avrei voluto raccontare, certamente incapace di farlo bene come lui. Ma è stato anche, con alcuni scritti, la pietra miliare di ciò che ho amato sopra tutto e che conservo in una cartelletta: vignette, messaggi personali particolarmente significativi ed articoli. “L' ultimo bip bip del mio pulcino” di Vittorio Zucconi, pubblicato da Repubblica il 27 maggio del 1997 è uno di questi.

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