lunedì 12 giugno 2023

Cinema d'estate: la mia rassegna

E' tempo di cinema. Mentre in tutta Italia fioriscono le iniziative, anche nel mio o meglio nel nostro piccolo, iniziamo a parlare di cinema. Perchè non c'è estate senza film. Chiusa ormai la rassegna a Cannes, in città si sta già iniziando a parlare del premio Amidei. Nel nostro giardino, per gli amici vecchi e nuovi quest'anno il tema sarà il cinema argentino.

Chi mi conosce sa che amo il cinema ed anzi, in questi ultimi anni, la passione è aumentata. Forse perché sono cresciuta a pane e cineforum ed i ricordi e le abitudini della giovinezza cercano di entrare nella routine quando gli anni si fanno sentire. Il cinema è un'arte meravigliosa perché offre un'esperienza unica di intrattenimento e narrazione. Ci sono così tanti generi diversi e film di tanti paesi che si possono scoprire e apprezzare ed io adoro condividere con gli amici storie più o meno note. Nel passato ho organizzato anche delle mini rassegne: una dedicata al cibo ed una al giardinaggio, tra le altre. Quest’anno, reduce da alcune interessanti visioni, mi sono innamorata del cinema argentino. Il cinema argentino è diverso da ogni altro tipo. E’ unico, se così possiamo dire. Del resto, ha una ricca e stimolante storia che si estende per oltre un secolo. Sin dagli inizi del XX secolo, infatti, l'Argentina ha giocato un ruolo significativo nella produzione cinematografica latinoamericana, contribuendo a sviluppare un'identità cinematografica unica e originale.

Una delle caratteristiche distintive del cinema argentino è la sua diversità tematica e stilistica. I registi argentini si sono distinti per la loro audacia nell'esplorare una vasta gamma di argomenti sociali, politici e culturali. E’ pur vero che molti film argentini affrontano temi come la dittatura militare degli anni '70 e '80, la memoria storica, l'identità nazionale, le disuguaglianze sociali e le sfide della classe lavoratrice e questi film spesso offrono una riflessione profonda sulla società argentina e sui suoi conflitti interni.

Ma ciò che amo principalmente, a prescindere pertanto dai film prettamente politici, è l’ironia con la quale vengono raccontate storie più o meno di fantasia. Perché c’è da dire che le commedie argentine hanno una lunga tradizione nel cinema del paese e sono amate sia a livello nazionale che internazionale. Questi film sono spesso caratterizzati da un umorismo intelligente, situazioni comiche esilaranti e un'attenzione particolare per i dialoghi vivaci. Negli ultimi decenni, il cinema argentino ha prodotto una serie di commedie di successo che hanno conquistato il pubblico sia in Argentina che all'estero. Questi film hanno una capacità unica di catturare l'essenza dell'umorismo argentino. Sspesso affrontano temi universali come l'amore, l'amicizia, la famiglia e le dinamiche sociali. Sono in grado di suscitare risate ma anche di fornire commenti sottili sulle sfide e le contraddizioni della società argentina. Grazie alla loro qualità artistica e al loro appeal internazionale, molte di queste commedie hanno raggiunto un vasto pubblico in tutto il mondo, divenendo un'importante parte del patrimonio cinematografico del paese. Con la loro creatività, il loro umorismo brillante e la loro capacità di connettersi con il pubblico continuano a far ridere e ad intrattenere gli spettatori non soltanto all’interno del Paese.

Questi i titoli che ho scelto: Cosa piove dal cielo? Regia di Sebastián Borensztein 2011 con Ricardo Darín, Ignacio Huang, Muriel Santa Ana, Enric Rodriguez, Ivan Romanelli. Titolo originale: Un Cuento Chino. Genere Commedia.

Criminali come noi. Regia di Sebastián Borensztein. 2019 con Ricardo Darín, Luis Brandoni, Chino Darín, Verónica Llinás, Daniel Aráoz. Titolo originale: La odisea de los giles. Titolo internazionale: Heroic Losers.

Il clan. Regia di Pablo Trapero. 2015 con Guillermo Francella, Peter Lanzani, Lili Popovich, Gastón Cocchiarale, Giselle Motta. Titolo originale: El clan.

Il cittadino illustre. Regia di Gastón Duprat, Mariano Cohn. 2016 con Oscar Martínez, Dady Brieva, Andrea Frigerio, Belén Chavanne, Nora Navas. Titolo originale: El ciudadano ilustre.

Il mio capolavoro. Regia di Gastón Duprat. 2018 con Guillermo Francella, Luis Brandoni, Raúl Arévalo, Andrea Frigerio, María Soldi. Titolo originale: Mi Obra Maestra. Titolo internazionale: My Masterpiece.

La rapina del secolo. Regia di Ariel Winograd. 2020 con Mariano Argento, Rafael Ferro, Guillermo Francella, Luis Luque, Diego Peretti e Pablo Rago.

Storie pazzesche. Regia di Damián Szifrón. 2014 con Ricardo Darín, Oscar Martínez, Leonardo Sbaraglia, Erica Rivas, Rita Cortese. Titolo originale: Relatos Salvajes.

Truman un vero amico è per sempre. Regia di Cesc Gay. 2015 con Ricardo Darín, Javier Cámara, Dolores Fonzi, Eduard Fernández, Alex Brendemühl. Titolo originale: Truman.

Se permetti non parlarmi di bambini. Regia di Ariel Winograd. 2015 con Diego Peretti, Maribel Verdú, Guadalupe Manent, Martín Piroyansky, Horacio Fontova. Titolo originale: Sin hijos

La casa che ti sceglie

Ogni anno, a novembre, acquisto Gardenia perché, allegata alla rivista, c’è un’agenda. Nonostante mi consideri abbastanza informatizzata, e ...