venerdì 15 agosto 2025

Ferragosto: tra Augusto, l’Assunta e la mia gelateria del cuore

Riti antichi e piaceri moderni per un Ferragosto tutto mio.

Ferragosto, per me, non è soltanto una data sul calendario: è una soglia.

Una giornata che segna il culmine dell’estate, quando il sole sembra ancora voler dimostrare la sua forza, ma l’aria – se ci si fa caso – porta già con sé una nota diversa, quasi un invito a rallentare.

Le sue radici affondano in tempi lontani: nel 18 avanti Cristo, l’imperatore Augusto istituì le *Feriae Augusti*, giorni di riposo per celebrare la fine delle fatiche nei campi. Molto dopo, la Chiesa cristiana sovrappose a queste feste pagane il culto dell’Assunzione di Maria, trasformando il 15 agosto in una delle ricorrenze religiose più sentite, celebrata con processioni, fiaccolate e pranzi comunitari.

Il mio Ferragosto, però, ha preso nel tempo un’altra strada. Per anni, la meta era il bosco di Tarnova: una fuga verde, fatta di ombra fresca e lunghe chiacchiere sotto gli alberi. Poi, un anno, arrivò un’invasione di topi a rovinare la magia, e così decisi di cambiare abitudini. Oggi il mio rito è più semplice – e forse proprio per questo è speciale: nel pomeriggio mi incontro con gli amici in una gelateria della zona, famosa per le sue coppe ricche e creative. È una tradizione silenziosa, che non ha bisogno di settimane di preparativi: basta un messaggio veloce e, come ogni anno, ci ritroviamo lì, tra chi sceglie un affogato al caffè e chi si avventura in gusti improbabili. Per qualcuno Ferragosto è mare, per altri montagna. Per me è un tempo di amicizia e di piccole cose: un tavolino all’ombra, il cucchiaio che affonda nella panna, le chiacchiere che si intrecciano leggere. Fuori, la città scorre in un ritmo diverso, sospesa tra il silenzio delle vie e il richiamo lontano delle feste di paese.

Così, anno dopo anno, questo giorno diventa un filo che lega persone e ricordi. E quando la sera arriva, con il suo cielo che inizia a scurirsi prima del solito, so già che il prossimo Ferragosto sarà lì ad aspettarmi… nella stessa gelateria, con lo stesso sapore di estate che si avvicina alla sua dolce fine.

E voi? Avete un vostro rito di Ferragosto, piccolo o grande che sia? Raccontatemelo nei commenti: mi piacerebbe scoprire come vivete questa giornata sospesa tra estate e autunno.

mercoledì 6 agosto 2025

Mercoledì, la figlia dark che avrei voluto essere

Oggi è mercoledì.

E già questo, per chi è cresciuto con la Famiglia Addams nel cuore e un certo gusto per l’ironia nera, sarebbe abbastanza. Ma oggi è anche il giorno in cui torna "Mercoledì", la serie firmata Tim Burton che ha riportato in auge la più inquietante (e irresistibile) adolescente della TV.

Coincidenza? Io direi destino.

Un segno del calendario. Un invito in codice gotico a preparare la tisana, sistemarsi le trecce (vere o metaforiche), e tuffarsi nella seconda stagione. Tra l'altro sono a letto causa un doloroso mal di schiena e la Tv ce l'ho in camera. 85 pollici di fronte al letto, Cosa poter desiderare di più?

Mercoledì Addams, per chi vive in una dimensione parallela dove non esistono Netflix né adolescenti, è la figlia maggiore della Famiglia Addams: pallida, lucida, arguta e con un’abilità nel mettere a disagio chiunque degna di una maestra elementare negli anni '50. Solo che qui non si limita a lanciare battutine: indaga, scrive, balla come un'ossessa e tiene testa a mostri, bulli e creature soprannaturali.

Io, che ho superato da un po’ l’età dei drammi adolescenziali (e pure quella dei tacchi alti), mi sono lasciata stregare dalla prima stagione. E adesso eccomi qua, alla soglia dei 75 anni, in trepidante attesa di una ragazzina che non sorride mai.

Cosa mi affascina di lei? Forse proprio il fatto che non le importa piacere. Che non cerca approvazione. Che cammina dritta anche quando il mondo intorno le crolla addosso. Una che scrive su carta, non sui social. Che ama il silenzio, ma quando parla non è mai banale.

E poi, diciamolo: anche se oggi i drammi si vivono su WhatsApp e non nel cortile del liceo, certi sentimenti restano universali. Il senso di non appartenere, la voglia di verità, l’orgoglio di essere sé stessi: ci sono passata anch’io, magari senza vampiri e lupi mannari, ma con i miei piccoli mostri quotidiani.

Quindi sì: oggi è mercoledì. E io la celebro guardando Mercoledì.

Perché ogni tanto, anche in una vita piena di lunedì, serve una ragazza in nero che ti ricordi che la stranezza non è un difetto, ma una splendida firma.

Ferragosto: tra Augusto, l’Assunta e la mia gelateria del cuore

Riti antichi e piaceri moderni per un Ferragosto tutto mio . Ferragosto, per me, non è soltanto una data sul calendario: è una soglia. Un...