Ferragosto, per me, non è soltanto una data sul calendario: è una soglia.
Una giornata che segna il culmine dell’estate, quando il sole sembra ancora voler dimostrare la sua forza, ma l’aria – se ci si fa caso – porta già con sé una nota diversa, quasi un invito a rallentare.
Le sue radici affondano in tempi lontani: nel 18 avanti Cristo, l’imperatore Augusto istituì le *Feriae Augusti*, giorni di riposo per celebrare la fine delle fatiche nei campi. Molto dopo, la Chiesa cristiana sovrappose a queste feste pagane il culto dell’Assunzione di Maria, trasformando il 15 agosto in una delle ricorrenze religiose più sentite, celebrata con processioni, fiaccolate e pranzi comunitari.
Il mio Ferragosto, però, ha preso nel tempo un’altra strada. Per anni, la meta era il bosco di Tarnova: una fuga verde, fatta di ombra fresca e lunghe chiacchiere sotto gli alberi. Poi, un anno, arrivò un’invasione di topi a rovinare la magia, e così decisi di cambiare abitudini. Oggi il mio rito è più semplice – e forse proprio per questo è speciale: nel pomeriggio mi incontro con gli amici in una gelateria della zona, famosa per le sue coppe ricche e creative. È una tradizione silenziosa, che non ha bisogno di settimane di preparativi: basta un messaggio veloce e, come ogni anno, ci ritroviamo lì, tra chi sceglie un affogato al caffè e chi si avventura in gusti improbabili. Per qualcuno Ferragosto è mare, per altri montagna. Per me è un tempo di amicizia e di piccole cose: un tavolino all’ombra, il cucchiaio che affonda nella panna, le chiacchiere che si intrecciano leggere. Fuori, la città scorre in un ritmo diverso, sospesa tra il silenzio delle vie e il richiamo lontano delle feste di paese.
Così, anno dopo anno, questo giorno diventa un filo che lega persone e ricordi. E quando la sera arriva, con il suo cielo che inizia a scurirsi prima del solito, so già che il prossimo Ferragosto sarà lì ad aspettarmi… nella stessa gelateria, con lo stesso sapore di estate che si avvicina alla sua dolce fine.
E voi? Avete un vostro rito di Ferragosto, piccolo o grande che sia? Raccontatemelo nei commenti: mi piacerebbe scoprire come vivete questa giornata sospesa tra estate e autunno.
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