lunedì 21 gennaio 2019

Mestruo: più se ne parla meglio è.


Dal Blog ilmillennial.it

Raramente scrivo e parlo per interesse personale, quando sostengo una causa. Ed è per questo che oggi mi accingo ad affrontare una questione che non mi riguarda direttamente ma che appartiene a quegli argomenti che, paradossalmente, dovrebbe trovare tutti d’accordo. Mentre, invece, nel caso specifico, così non è. E allora parliamone, anzi discutiamone, se c’è qualcuno che riesce a confutare ciò che dovrebbe essere ovvio: la gratuità degli assorbenti igienici per le donne in età fertile. Insomma, è scandaloso che si discuta sull’abbassamento dell’aliquota IVA (attualmente del 22 per cento come tutti i beni di lusso, ovvero non necessari), mentre, tanto per intenderci, l’aliquota IVA sui rasoi è del 4 per cento.
L’argomento relativo alla aliquota IVA è balzato agli onori della cronaca nelle scorse settimane con l’approvazione da parte del Parlamento del bilancio statale. Secondo quanto informava il Fatto quotidiano, “I 5 stelle avevano annunciato un emendamento alla manovra per ridurre l’Iva al 5 per cento sui prodotti per la protezione dell’igiene femminile, dei neonati, dei disabili e degli anziani”. Ma la richiesta di modifica è stata accantonata: Le questioni che riguardano la fiscalità, si è giustificata la sottosegretaria al Mef Laura Castelli, a volte chiedono un po’ più di tempo. Questo Parlamento e il governo sono d’accordo nel merito ma il problema è l’infrazione sulla riduzione di una aliquota Iva e non credo che si sia in un momento in cui possiamo dire a Bruxelles ‘vogliamo ridurla’ e farci fare un’infrazione. Il governo responsabilmente non se la sente. Proveremo a comunicare a Bruxelles la necessità di ridurre l’aliquota su alcuni prodotti. Tradotto, per ora non ci saranno cambiamenti.”
L’argomento, insomma, è sentito e non è un caso se online è stata lanciata una petizione che non solo ogni donna, ma anche ogni uomo con un minimo di coscienza civile dovrebbe firmare. La petizione indirizzata al ministro Tria è stata presentata su change.org ed il tuo titolo è “Le mestruazioni non si tassano: IVA al minimo sugli assorbenti!” “L’aliquota al 22% è una tassa ingiusta che grava direttamente sulle donne e in particolare le donne con poco reddito” afferma la promotrice Chiara Capraro. E come non darle ragione?
Un progetto pilota è stato lanciato frattempo ad Aberdeen, in Scozia, e coinvolgerà circa mille cittadine che hanno un reddito basso. Mentre in Italia si irride ai parlamentari che hanno presentato la proposta di legge per l’abbassamento dell’aliquota IVA, Aberdeen sarà la prima città del mondo che offre assorbenti gratuiti alle donne. Ma iniziative analoghe si stanno diffondendo nel resto del Paese.
Sul medesimo fronte, dal blog ilmillenial Caterina Deidda non ha dubbi: “Potrebbe sembrare un’utopia o una sciocchezza la proposta di rendere i prodotti igienico-sanitari per il ciclo mestruale gratuiti, ma per molte donne, gli assorbenti gratuiti sarebbero un sogno.” Ed io aggiungo: è incomprensibile il fatto che per gli anziani incontinenti il servizio sanitario eroghi gratuitamente i pannoloni, mentre alle donne fertili sia imposto un onere finanziario di non poco conto. E’ questa, infatti, una discriminazione che qualsiasi giudice costituzionale non avrebbe alcun dubbio a rilevare se soltanto il problema venisse posto alla sua attenzione.
Adesso che anche la TV di Stato ha sdoganato quello che per secoli è stato considerato un tabù, ovvero un argomento imbarazzante del quale era meglio non parlare, è ora che la questione sia risolta senza ipocrisie e tentennamenti. Un passo necessario, sotto questo punto di vista, sia pure la riduzione dell’IVA, ma l’obiettivo di questo Governo del cambiamento deve essere la gratuità, perlomeno nelle situazioni critiche per reddito o sanitarie di ciò che serve alla donna per fronteggiare il ciclo mensile, con l’inserimento degli assorbenti igienici o quant'altro utilizzato nell’elenco dei dispositivi medici, come già disposto per gli “ausili assorbenti l’urina”. In tal modo sarebbe come minimo possibile dedurre i relativi costi.

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