sabato 3 novembre 2018

Una casa lontano da casa


Coronato il mio sogno nel cassetto, con la "Casa del bambù".


Proprio non riesco ad immaginare se il  sogno nel cassetto, anche di altri e non soltanto mio, è sempre stato quello di aprire un hotel; una pensioncina, un bed and breakfast insomma – cerchiamo di essere realisti una volta tanto - tutto mio, dove coccolare gli ospiti che arrivano in città.
Ovvio che la vita, poi, ti riserva tutt’altro ed il lavoro al quale ti devi dedicare è molto meno stimolante di quanto possa essere fare la locandiera. Ma tant’è. Gli anni, comunque, non passano mai per niente e se il sogno di gioventù è rimasto sempre lì, nell’angolino dei desideri, può succedere anche che esso si realizzi. E’ quanto è accaduto a me, alla soglia dei 70 anni. Perchè non si deve demordere mai. Un appartamento scelto e sistemato con cura ed amore, non è più funzionale allo scopo per il quale era stato realizzato, ed ecco che il sogno si avvera con facilità. Soprattutto grazie alla evoluzione di usi e costumi oltre all’entrata in scena dell’informatica, di booking, di airbnb e di tripadvisor, homeaway, tanto per intenderci.
E poi, tra il dire ed il fare non c’è sempre di mezzo il mare, come la saggezza popolare vorrebbe, ma a volte anche caparbietà e passione. Le qualità necessarie, in pratica, a metterti al riparo dai consigli,  di chi ha fatto di tranquillità e prudenza lo base della propria esistenza. Via si parte!
Le piattaforme informatiche che agevolano l’incontro tra domanda ed offerta aiutano moltissimo, con puntuali consigli sulle modalità per rendere l’annuncio da inserire accattivante. Poi, grazie anche all’esperienza di viaggiatrice, ovvero di che cosa ami trovare nella casa o nella stanza dove alloggerai per uno o più giorni, il gioco è fatto. L’annuncio è on-line.
A prescindere da Booking, che ormai tutti conoscono, e che è diventato il canale principale per la prenotazione degli alberghi online, ho scoperto Airbnb un paio di anni fa, in occasione di un viaggio in Sicilia. Attraverso questo sistema, chi ha la disponibilità di un alloggio che non intende utilizzare per i propri bisogni, ha la possibilità di metterlo a disposizione dei potenziali ospiti, per un periodo che va da 1 a 30 giorni. Trenta giorni, infatti, è il limite massimo, previsto dalla legge fiscale per le locazioni brevi a tariffa agevolata, ovvero il pagamento della cedolare secca al 21 per cento, al cui versamento dovrebbe provvedere direttamente l’intermediario.
Nessun servizio di colazione è ammesso per questo tipo di attività, contrariamente a quanto è consentito ai bed and breakfast. Ma a me personalmente non dispiace; ciò in quanto per la durata del contratto l’ospite deve sentirsi a casa sua, in ogni momento della giornata, senza la presenza di intrusi a rifare il letto o riordinare le stanze. E’ questo il vero senso di libertà che sottende a chi sceglie questo tipo di soluzione, rispetto alla tradizionale ospitalità in albergo, come peraltro pubblicizza homeaway dal suo sito: Più spazio, più privacy, più comfort. Provare per credere.
Amo molto la mia casa e l'ho curata nei minimi particolari. Si chiama “La casa del bambù” e si trova a Gorizia in corso Italia, in una posizione quindi centralissima. A coloro che effettueranno una prenotazione dopo aver letto questo post, insegnerò – durante il loro soggiorno - a cucinare un piatto tipico regionale e lo potremmo consumare assieme. O, in alternativa, chi fosse desideroso di conoscere l'eccellenza locale, lo accompagnerò in un giro di cantine per la degustazione dei magnifici vini del Collio. Vi aspetto!

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