sabato 4 luglio 2020

Il mio personale film-festival: Storie dell'altro mondo


Cinema che passione! Lo amo talmente tanto che cerco di guardarne almeno un paio alla settimana. Il servizio di streaming offerto dalle varie piattaforme offre un ventaglio di proposte per tutti i gusti e così posso compilare le mie personali rassegne che segnalo, poi, agli amici. Oggi posso dire che i miei gusti sono raffinati; perché ho scoperto che della selezione individuata dalla Giuria del Premio Amidei, che ogni estate si svolge a Gorizia, la città in cui vivo, me ne manca soltanto uno. Li ho visti tutti basandomi sui giudizi della critica ma anche del pubblico e, quindi, evidentemente non ho sbagliato. A volte, quando un film mi piace particolarmente, lo commento anche per Mymovies e chi desiderasse dare una occhiata alle mie considerazioni, può visitare il Blog Appunti e spunti goriziani. A redigere le mie personali compilation ho iniziato un paio di anni fa, con l’apprezzassimo Food movie festival. La ghiotta occasione era legata all’Expo di Milano che, appunto, proponeva il cibo come tema. L’anno successivo è stata la volta dei giardini, poi momenti di approfondimento sugli eventi bellici. Quest’anno ho pensato ad un tema delicato e, a mio avviso avvincente. “Storie dell’altro mondo”.
Il titolo l’ho considerato prima di capitare, quasi per caso nel Blog di Irene che ha riassunto in poche parole il senso della mia idea iniziale. Viviamo in mondo ignorando, volutamente o inconsciamente, ciò che succede al di là di casa nostra. Al di là del muro mentale che abbiamo costruito forse anche al solo fine di difendere il nostro egoismo. Insomma, viviamo in uno stato di contraddizione perenne. Siamo immersi in un sistema che non ci piace. E come potrebbe del resto piacerci? La maggior parte di ciò che consumiamo è prodotto tramite sfruttamento e violenza nei confronti delle persone o dell’ambiente. Viviamo immersi nel capitalismo, che critichiamo tramite post infuocati su facebook, magari dal nostro smartphone, ben sapendo che al di là c’è un mondo di guerra, di povertà e morte. Insomma, volenti o dolenti ci dobbiamo rassegnare ad essere complici di questo sistema che opprime. Ma almeno parliamone qualche volta e riflettiamoci.
Questa la mia rassegna per aprire gli occhi sulle “Storie dell’altro mondo”:
Adù. Il dramma dell'emigrazione dall'Africa, il tema dei crimini ambientali e del bracconaggio, il desiderio di raggiungere l'Europa e sfuggire ad un destino di crudeltà e sangue: tutto questo è il film spagnolo, Adù, che intreccia tre storie dove i protagonisti finiscono per incontrarsi cambiando definitivamente il loro destino. Per la regia di Salvador Calvo e la sceneggiatura di Alejandro Hernández è una delle grandi sorprese del botteghino in Spagna. (da Mymovies
Sarah & Saleem - Là Dove nulla è Possibile (titolo originale: The Reports on Sarah and Saleem)
Sarah, israeliana, gestisce un bar a Gerusalemme, ha una figlia piccola di nome Flora e un marito nell'esercito. Saleem, palestinese, fa consegne di pane, ha una moglie incinta e problemi ad arrivare a fine mese. I due s'incontrano, si piacciono, intraprendono una relazione clandestina che si consuma con cadenza settimanale nel furgone di lui. Basta una rissa in un pub a Betlemme ad accendere la miccia, ne esploderà un'indagine più politica che privata in cui tutti sono contemporaneamente colpevoli e innocenti. (da Mymovies)
Il mio nome è Khan. Rizvan Khan soffre sin dalla nascita di una particolare forma di autismo, la Sindrome dii Asperger che gli consente di comunicare meglio in forma scritta che orale e che gli impedisce di intuire le reazioni altrui. Cresciuto con la madre e un fratello geloso delle attenzioni che gli venivano dedicate ha sviluppato una particolare abilità nel riparare guasti meccanici. Dopo la morte della genitrice il fratello, emigrato e in carriera da tempo, gli trova un lavoro come rappresentante di prodotti cosmetici negli Stati Uniti. Qui Khan conosce Mandira Rathore, madre single di un ragazzino a cui l'uomo si affeziona e che prenderà il suo cognome. Proprio dal cognome musulmano (Mandira è Hindu) inizieranno i problemi per il ragazzino dopo l'11 settembre 2001. La tragedia è in agguato. (da Mymovies).
I Miserabili. Montfermeil, periferia di Parigi. L'agente Ruiz, appena trasferitosi in loco, prende servizio nella squadra mobile di polizia, nella pattuglia dei colleghi Chris e Gwada. Gli bastano poche ore per fare esperienza di un quartiere brulicante di tensioni tra le gang locali e tra gang e forze dell'ordine, per il potere di dettare legge sul territorio. Quello stesso giorno, il furto di un cucciolo di leone dalla gabbia di un circo innesca una caccia all'uomo che accende la miccia e mette tutti contro tutti. (da Mymovies)
Omicidio al Cairo. (Titolo originale The Nile Hilton Incident) Il Cairo, Egitto, gennaio 2011. Nouredin è un ufficiale della polizia corrotto come tutti i suoi colleghi. Chiede denaro per proteggere i commercianti da attacchi delle stesse forze dell'ordine di cui fa parte. Per le strade intanto iniziano ad avvertirsi i primi segnali di quella rivolta che avrà il proprio fulcro in piazza Tahrir. Nouredin si trova però impegnato nel caso dell'omicidio, in un hotel di lusso, di una cantante che gode di una certa notorietà. Una cameriera ha visto tutto e per questo rischia la vita. Il poliziotto si avvicina pericolosamente al possibile colpevole: un deputato del Parlamento. (da Mymovies
Sir – Cenerentolo a Mumbai (Titolo originale: Sir) Ratna è una giovane vedova che lavora come cameriera in un lussuoso appartamento di Bombay, di proprietà del ricco Ashwin. Se dopo la morte del marito fosse rimasta nel suo villaggio, avrebbe condotto un'esistenza da morta in vita, esclusa dalla società, ai margini della sua stessa famiglia. A Bombay invece può lavorare, guadagnare abbastanza per far studiare la sorella minore e trovare persino piccoli spazi per coltivare la sua passione. La vita di Ratna cambia quando Ashwin lascia la fidanzata ad un passo dalle nozze, perché alla ricerca di un coinvolgimento più profondo e di una partner più autentica. (daMymovies
Torna a casa, Jimi! (Titolo originale: Smuggling Hendrix) Nessun animale, pianta o prodotto può essere trasferito dall'area greca di Cipro a quella turca e viceversa. Così dice la legge. E quando Jimi, il cane che lo spiantato musicista Yiannis aveva comprato con la sua ex, attraversa accidentalmente la zona cuscinetto dell'ONU (quella che divide le due parti dell'isola), bisognerà fare di tutto per riportarlo indietro. Anche se questo, per il casinista Yiannis, significherà ritardare i suoi piani di emigrare verso nuove opportunità. Riprendersi il cane, però, è un'impresa omerica. (daMymovies
Cattive acque (Titolo originale: Dark Waters). La storia vera dell'impegno civile di Rob Bilott, avvocato di Cincinnati che da paladino dell'industria della chimica si scopre loro accusatore in una crociata ventennale. Alla fine degli anni novanta Rob è appena diventato socio nel suo studio legale, e si gode una tranquilla vita familiare con la moglie Sarah e un figlio appena nato. Ma una visita in ufficio da parte di Wilbur Tennant, un contadino della Virginia conoscente di sua nonna, gli cambia la vita per sempre: gli animali della fattoria si comportano in modo strano, e Tennant è convinto sia colpa dell'acqua del lago a cui si abbeverano. La stessa in cui il colosso della chimica Dupont sta scaricando rifiuti tossici da decenni. (da Mymovies)

#cinema #muromentale #premioamidei

1 commento:

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